
BAM: storia di un pugno di eroi…
12 luglio 2019
…che ha sfidato questa maledetta primavera!
Il nostro compito, cioè ciò che ci sentiamo di fare noi di PH Apparel, è senz’altro quello di raccontare le “imprese possibili”, ma non per questo meno eroiche, dei nostri amici.
Parliamo quindi del BAM, ovvero il Bicycle Adventure Meeting, evento dedicato ai “cycle travelers” e ai “bike adventurers” che quest’anno, giunto alla sua terza edizione, ha decisamente portato la vera avventura nella quieta Mantova…
grazie ad un clima degno della primavera sì, ma in Alaska!
Uno come Omar Di Felice, tra i più autorevoli ultracyclist nostrani, specializzato nel macinare km all’insegna del Grande Inverno, sarebbe stato accaldato come in spiaggia. Tutti gli altri invece, parlando dei “non-estranei”, proseguendo nella metafora di Games of Thrones, hanno invece senz’altro patito un gran freddo.
Insomma, ecco com’è andata.

E iniziamo il racconto dai più mattinieri.
Da Milano, ovvero da Upcycle, il primo bike café bistrot d’Italia, un drappello di 10 appassionati si è ritrovato all’alba delle 6.30 di venerdì con l’obiettivo di coprire con le proprie bici gravel la bellezza di circa 200 km.
Sì perché l’asfalto sarebbe stato troppo poco… fino a Lodi il percorso studiato si teneva a debita distanza dagli stradoni e prometteva di regalare grandi emozioni su sterrati tutti da scoprire. “Abbiamo poi un po’ rivisto questo primo percorso – spiega Barbara Bonori, di Upcycle – scegliendo il compromesso dell’asfalto dove lo ritenevamo sicuro. Le premesse meteo anche venerdì non erano ideali e quindi si è pensato di ridurre la difficoltà privilegiando l’idea del gruppo”. Scelta che si è rivelata assennatissima, dato il vento contro lungo tutto il Po che ha inevitabilmente frenato tutti, anche chi aveva le gambe più fresche, ovvero un’ulteriore decina di coraggiosi che ha scelto di aggregarsi a Lodi accorciando l’itinerario giusto di una quarantina di km.

Naturalmente l’appetito viene pedalando e quindi si era ben calcolato il tempo per mettere le gambe sotto al tavolo di un vecchio amico: il ristorante di cucina cremonese Lido Ariston Sales. Con il suo bis di primi di gnocchi al pomodoro e di tortelli verdi le 20 bocche milanesi imbruttite dalla fatica della pedalata in bolina stretta avevano così trovato meritato ristoro.

La buona cucina locale insomma è stata la migliore alleata del BAM di questo freddo 2019. Sì perché anche il nostro gruppo padovano di PH, alle prese con l’itinerario ufficiale organizzato il sabato mattina, ha trovato conforto nell’ “affettati e polletto” offerto nei punti di ristoro. Così, all’estetica di un itinerario perfetto, che ha raggiunto la splendida Borghetto con le sue rocche immerse nel Mincio, faceva eco la proverbiale pancia piena. Condizione indispensabile per godere appieno della velocità moderata che noi di PH abbiamo scelto di praticare. Si prende il caffè? Ma certo… per ora non piove! E così, grazie all’ottimismo che ci contraddistingue, persino le nuvole ci hanno lasciati passare indenni: solo qualche goccia negli ultimi km. Niente male!

E gli eroici partenti da piazza Brà a Verona? Di questo bel gruppo di amatori, organizzati da Fincato 23, lo store veronese dedicato alla bicicletta in tutte le sue forme, si sa che potevano prendersela un pochino più comoda, con uno start previsto alle 8.00 e si sa anche che sono arrivati al BAM sani e salvi.
Altre news? Non pervenute… la proverbiale flemma di Luca, il titolare di Fincato 23, non prevede certo di vivere appiccicati ad uno smartphone. Quindi non sapremo mai i dettagli della loro avventura. Ma proprio per questo abbiamo l’implicita conferma che l’hanno vissuta con il giusto spirito. Quello slow… quello di PH Apparel!