Da Lazise a Capo Nord:
un padre, un figlio e 3.800 km in bici


6 luglio 2019

“Tutto per una scommessa: far ridere mio figlio!”

Così nasce l’avventura di Mauro ed Enricopadre e figlio, agricoltore e futuro studente universitario di informatica.
E tutto nasce anche dall’inaspettata richiesta di Enrico che, come premio per il diploma, ha voluto un regalo molto particolare.

Non una macchina, non una moto, non un viaggio a Ibiza per rinchiudersi a sudare in una discoteca, bensì un viaggio con papá. E che viaggio! Mica uno scherzo… Parliamo di un tragitto che da Lazise, una delle più belle località del Lago di Garda, li porterà fino a Capo Nord attraverso tutta l’Europa. Sono circa 3.800 km da fare in 25 giorni. Naturalmente in bicicletta. Naturalmente con medie giornaliere degne dell’ultracycling più tosto.

Ed il bello è che questo curioso rito iniziatico che Enrico ha scelto di condividere con il papà sembra assecondare di più proprio i gusti del genitore, da sempre super-sportivo e appassionato di pratiche endurance, in bici come a piedi. Così il figlio a-sportivo ha stupito il padre.

Da novembre ad oggi l’ho massacrato con oltre 5.000 km – spiega Mauro, il papà, facendo fatica a nascondere la soddisfazione – e dire che Enrico è proprio partito da zero. Abbiamo fatto medie altissime, anche di 38 km/h, e affrontato dislivelli di 3.800 mt in una giornata. Ho dovuto prepararlo: arrivare a Capo Nord in bicicletta non è una passeggiata”.

C’è già aria di Nord in questo scatto con l’Ikea nello sfondo, ma la strada è ancora lunghissima…

Quindi in questi giorni di debutto, dalla partenza di sabato 6 luglio ad oggi, Enrico si è quasi stupito della facilità con cui ha affrontato le prime tappe. Un neo-pusharder come lui ormai era abituato a spingere e a non risparmiarsi.

Ma la strada è lunga e se si spende troppo si paga. Senza contare che dormire in tenda non aiuta… “Sono un vero masochista” dice Mauro, che a 47 anni suonati affronta gare podistiche che raggiungono i 220 km. Ma anche in bici non è certo da meno. E non è tuttavia con spirito masochistico che ha scelto la sua gravel leggerissima top di gamma della Wilier: la Jena. Full carbon. Che pesa appena 8.5 kg. Per Enrico c’è invece la più solida Jaroon in acciaio, ma si sa che i ragazzi è bene si facciano i muscoli prima di arrivare al “relax” meritato dei padri.

In partenza, ancora circondati dal clima mite del Lago di Garda

Da parte nostra noi di PH Apparel abbiamo equipaggiato Mauro ed Enrico con i nostri migliori prodotti: due cambi completi per due, con protagonista la nuova Cosmo Jersey in variante senape, che è colore amatissimo in Germania, ed è dove si trovano adesso i nostri eroi. Inoltre, visto che farà sicuramente un po’ freschino, abbiamo aggiunto un evergreen, o meglio, “everblack” invernale che, grazie alla membrana antivento e antipioggia su corpo e maniche, garantisce un’elevata traspirabilità mantenendo costante la temperatura corporea. È la Caos Light Jacket – Black Pois che, per chi la conosce, non ha rivali in quanto a tenuta e comfort.

Intanto facciamo il tifo per voi, ragazzi… perché per affrontare un viaggio così non c’è miglior equipaggiamento dell’amore tra padre e figlio!

Segui il viaggio di Mauro ed Enrico sulla pagina Facebook: Two Pusharders riding to North Cape

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