Road to Imperator: la tappa a Como


14 febbraio 2020

Mancano ancora più di due mesi alla Rando Imperator...

...ma per noi di PH - Push Hard è già tempo di allenarsi. Parliamo di tabelle, diete speciali, ripetute e di tutte quelle amenità che, a lungo andare, rischiano di sfinire (emotivamente) il ciclista prima ancora della partenza? No no... affatto! Per noi "allenarsi" ha un significato completamente diverso. Noi ci alleniamo soprattutto a fare gruppo!

Ecco perché quindi ha ugualmente molto senso trovarsi a Como, che poco assomiglia alle ben più montane altitudini della prima parte della Rando Imperator, da Monaco di Baviera a Bolzano, e men che meno simula il piattone controvento che probabilmente accoglierà i randonneur al capolinea di tutte le fatiche, verso Ferrara.

Ha senso perché trovarsi con gli amici di Sartoria Ciclistica vale più di mille ripetute e, anche se 70 km sembrano pochi, così come li affrontano loro... beh... fiato e gambe vengono messi a dura prova.

Un caffè in Sartoria Ciclistica per conoscersi prima di partire...

La tappa comasca dei propedeutici appuntamenti pre-Imperator coincide poi con un debutto che metterà le ali alle biciclette dei nostri amici: è nato S.C.C., Sartoria Cycling Club"È molto di più che un semplice team - ci spiega Alex, il fondatore di Sartoria Ciclistica - è un vero e proprio club che, data la vocazione sempre più internazionale del Lago di Como, si rivolge anche agli amici all'estero che, con il nostro aiuto, potranno scoprire dove è più bello scaricare qualche watt sull'asfalto."

Così l'aria della partenza è decisamente frizzante e non ci si accontenterà delle classiche medie del randonneur che di solito si aggirano intorno ai 20/25 km/h per scendere fino ai 15 km/h quando ci sono salite lunghe.

A Como la media dei primi km, per chi ce la fa, supera i 35 km/h!

Così inevitabilmente il gruppo si sfilaccia. Bene così. Del resto "fare gruppo" non significa certo viaggiare tutti alla stessa velocità, penalizzando chi ha forze superiori.

Significa piuttosto imparare a "sentire il gruppo". Ovvero sentirsi inclusi e partecipi anche quando si rimane indietro. O si scatta in avanti. È proprio questo lo spirito di una randonnée: percepire che si sta pedalando "insieme" anche quando tra il primo e l'ultimo ci sono km e km di distacco.

Alex e Benedetta saranno le "locomotive" del gruppo...

Del resto la randonnée corrisponde ad un'idea di ciclismo corale, ma al tempo stesso solitario. È una contraddizione? Non proprio. Tutto dipende dai punti di vista. La strada del randonneur è molto lunga e quindi, nel complesso, il concetto di "separazione" si annulla. L'importante è ritrovarsi. E quando ci si ritrova, nel caso del giro a Como al Caffè Centrale di Menaggio, ecco che, come quei vecchi amici che si rivedono a distanza di anni, sembra quasi di non essersi mai separati.

E dopo il caffè sarà bello separarsi di nuovo.

Sì perché per i più allenati è previsto il rientro a Como passando da una salita panoramica, mentre per chi non se la sente, visto che siamo solo in febbraio, ecco che la strada Regina vecchia sarà (quasi) di tutto riposo.

L'allungo in montagna riserverà infatti uno scherzetto degno di Halloween... una bella rampa al 25%! Cosa che l'organizzatore, Alex di Sartoria Ciclistica, si era ben guardato dal pubblicizzare... "altrimenti non sarebbe salito nessuno!".

Bravo Alex. Anche in questo caso è proprio tipico nelle randonnée imbattersi nell'inaspettato. E cercare di cavarsela senza tirare la giacchetta degli organizzatori. Così lo zig-zag è d'obbligo, ma darà quel tocco di soddisfazione in più a fine percorso. Ripagati da un panorama che, nonostante la foschia, è sempre spettacolare.

Le strette vie della Strada Regina vecchia e il panorama guadagnato da chi ha deciso di affrontare la salita

Così ecco che il mangia e bevi di Como diventa la palestra perfetta per i futuri randonneur.

Psicologica più che fisica. Un test per rendersi conto di quanto bisognerà ancora lavorare per pensare di potercela fare e un primo approccio a quello che sarà il giusto atteggiamento mentale da tenere. Capire i propri limiti e accettarli. Capire le proprie forze e farle crescere.

Ma ciò che renderà tutto più vero, più vivo e più indimenticabile, di questa nostra, per ora solo sognata, Rando Imperator, sarà sicuramente l'attitudine a fare gruppo.

Pusharders... ci vediamo alla prossima tappa della Road to Imperator!

Per tutte le immagini di questo articolo si ringrazia Simone Dovigo di Witoor, organizzatore della Rando Imperator

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