La comunità dei ciclisti è più forte del coronavirus: #distantimauniti


1 aprile 2020

Sì, oggi la "sfida accettata", il nuovo Kom/Qom su Strava, è questo: battere il coronavirus. E batterlo per un ciclista significa soprattutto sentirsi parte di un gruppo, di una comunità forte e coesa.

Il coronavirus sta provando ad allontanarci, ma non ce la farà.

L'oscura molecola virale infatti, a dispetto del suo nome generico (virus) che tanto sa di web, non si può infiltrare nelle maglie della rete e quindi non infetterà mai i nostri profili Facebook e Instagram, né riuscirà a penetrare nelle attivissime chat dei ciclisti che, oggi più che mai, hanno contribuito a tenere il gruppo unito, anche senza l'uscita del week end.

Anzi. Il gruppo appare più affiatato del solito. Non passano inosservati i compleanni, non vengono lesinati consigli e, giustamente, si moltiplicano i programmi di allenamento e le performance sui rulli. Da fare insieme, magari nella stessa sessione di Zwift.

Il team Sartoria Cycling Club Faema continua a pedalare insieme... ognuno a casa sua

Quindi ecco che si delinea una nuova forma di comunità che profuma di futuro. Certo... un po' fa tristezza l'idea che inevitabilmente passeranno mesi, se tutto va bene, prima di poter sgomitare in un'affollatissima granfondo, ma ciò che più conta, adesso, è pensarsi insieme.

Così un po' viene la lacrimuccia nel vedere con quanta gioia ci si "scambiano le figu", dove ciascuno è un eroe, degno del più blasonato album. Eroe della pazienza, o meglio, della resilienza.

Tante sono le foto e i selfie che corrono veloci nella rete. Tante sono le immagini dei ciclisti "casalinghi", ciascuno in posa con la sua attrezzatura, con il suo schermo, con il suo ventilatore e il suo asciugamano. Una galleria infinita di ritratti che in ogni dialetto sembrano dire: mai mulàtegn dur (mai mollare, tieni duro - in milanese).

La voglia di pedalare è tanta e la voglia di farlo insieme lo è ancor di più.

Il massimo del "cricetismo" sono i rulli in cortile... uno dei "cento" luoghi casalinghi dove si allena Iryna Bukhanska

C'è comunque anche chi continua a sfidare sé stesso, proprio come la nostra amica "crono-woman" Iryna Bukhanska.

Tutte le sue gare sono inevitabilmente saltate, ma la sua determinazione prende la forma raffinata del servizio fotografico. Non mancano nella sua pagina Facebook gli scatti a sostegno del ben noto #iomiallenoacasa, dove la si vede in mille pose diverse.

Per lei, come tanti atleti, lo stop significa fare di tutto per rimanere allenati. E, naturalmente, condividere con il gruppo tutti gli sforzi per riprendere con rinnovata energia, tra qualche mese.

Pubblicare le proprie foto mentre ci si allena è fondamentale per sentirsi bene come quando si pedala insieme nel week end.

...e indossiamo la nostra divisa!

Sembra strano, ma in tanti ormai è consolidata l'idea che pedalare sui rulli "smutandati" non sia poi così bello.

Sì, perché il fascino della divisa (del team) è fondamentale per trasmettere a sé e agli altri, se si posta la propria foto in azione, quel senso meraviglioso di appartenenza alla comunità. E per appartenervi occorre rispetto. E una certa eleganza.

Ci siamo già dimenticati quanto ci piace indossare il nostro completo preferito quando usciamo con gli amici? Così come non può mancare la foto davanti al capanno della Valcava, facendo sfoggio di tutta la nostra beltà, ecco che anche in casa lo scatto è più giusto se ci si veste bene. Al ciclista medio, si sa, la tutina chic migliora anche  la perfomance!

Sarah Cinquini, esponente dei Folletti Verdi, il team di ultracyclist ambassador di PH, indossa la sua divisa per la mezza stagione mentre "rulla" sul terrazzo di casa
Ci vorrà inevitabilmente del tempo prima di rivivere queste situazioni, ma stare insieme (virtualmente) si può

Così... pronti? Via! Si corre la Milano-Sanremo insieme a Nibali.

Si sperimentano nuove emozioni, nuove idee. Per chi era già da tempo su piattaforme come Strava, Garmin o Zwift ecco che la community popolata sempre dalle stesse facce si è improvvisamente moltiplicata, accogliendo persino chi, fino a poco tempo fa, faceva il "purista" e snobbava segmenti e avatar. Adesso sfreccia felice insieme agli altri immerso nelle surreali praterie di Watopia.

E si fanno nuovi incontri. Si pedala con l'australiano e con il finlandese. Chi lo avrebbe mai detto? Nonché con Vincenzo Nibali, tra i promotori dell'iniziativa virtual-corale di Garmin che ha portato migliaia di amatori sugli ultimi 57 km della Milano-Sanremo.

Il PH Coffee to Ride diventa virtuale?

Certo... non c'è paragone con il profumo del caffè condiviso con gli amici prima della partenza per un lungo itinerario insieme, così come prevede la nostra iniziativa PH Coffee to Ride, ma nulla vieta di collegarsi via Skype e di brindare con la tazzina in mano per poi "partire", insieme, sui rulli.

#distantimauniti

Nulla così è veramente impossibile. Bastano pochi ingredienti per fare gruppo e per averli non ci vuole alcuna interminabile coda al supermercato. Ci vuole un pizzico di sapienza tecnologica, cosa che ad un ciclista non manca mai, tanta voglia di condividere con gli altri le proprie nuove esperienze e, soprattutto, tanto cuore per sentirsi, sempre e comunque, insieme.

Del resto, fin dalla sua fondazione, l'emblema di Push Hard è l'arcobaleno. Chi più di noi può dirlo? #andràtuttobene !

La foto di gruppo dei Folletti Verdi? Nulla è impossibile... basta avere tanto cuore!
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